martedì 26 settembre 2017

PREVIENI I CALCOLI,PROTEGGERAI IL CUORE

Quanti di noi hanno sofferto almeno una volta nella vita di calcoli renali? I più fortunati sono stati risparmiati dai dolori che questa patologia comporta,per i restanti sono dolori che chi non li ha provati,non può comprendere,dolori ai reni,ai fianchi e un senso di malessere generale,accompagnati a volte anche da febbre.
Quello che anch'io ignoravo è che i è problemi renali predispongono alle malattie cardiache,questo è stato scoperto da uno studio recente,ma sembra che basti impostare una dieta mirata e i rischi si riducono.

Sfortunatamente io ne vado soggetta,quindi, quando ho letto un articolo che parlava di questa problematica l'ho letto con interesse,e voglio condividerlo con voi sperando che a qualcuno torni utile.
Soffrire di calcoli renali può mettere a rischio la salute del cuore.Lo ha dimostrato uno studio internazionale,pubblicato di recente sulla rivista scientifica Lancet,che ha coinvolto per 20 anni più di 240.000 persone sane,uomini e donne,, tra i 25 e i 75 anni.Quasi 20.000 hanno sviluppato,nel corso del tempo,calcoli renali e circa 17.000 tra questi (soprattutto donne)hanno subito un infarto del miocardio.Quale legame tra le due patologie?L'ipotesi più accreditata è la presenza degli stessi fattori di rischio per entrambe.In sintesi,chi scopre di avere calcoli renali avrebbe più probabilità di andare incontro a problemi cardiaci.I calcoli renali,infatti (precipitazioni di sostanze che si aggregano all'interno dell'apparato urinario),sono più frequenti in chi già soffre di aterosclerosi,ipertensione,diabete,sindrome metabolica e obesità,tutte malattie che mettono a rischio l'apparato cardiovascolare.Questi disturbi alterano,tra le altre cose,l'assorbimento di calcio,un sale che,se non viene eliminato dai reni,si può accumulare dando luogo ai calcoli.La maggior parte di questi,infatti,sono formati da ossalato di calcio.Seguono,per frequenza,quelli costituiti da acido urico.La terapia,così come la prevenzione,ha come primo obiettivo quello di ridurre al minimo i fattori di rischio: per esempio,tenendo sotto controllo il peso,l'ipertensione o il diabete.Ma anche di prevenire la formazione di calcoli.Per fare questo è basilare la dieta,che dev'essere studiata in base alla composizione dei calcoli.
A TAVOLA
Per i calcoli da ossalato di calcio
E' opportuno evitare i cibi come spinaci,prezzemolo,erba cipollina,bietola,barbabietola rossa,verza,pomodori verdi,tè verde,cacao,cioccolato.Per facilitare l'eliminazione degli ossalati è utile anche lessare le verdure in acqua acidulata.E' bene introdurre invece pana e pasta integrale che contengono sostanze utili per contrastare la formazione dei "sassolini".
Per i calcoli da acido urico
Questa sostanza,un prodotto di scarto del metabolismo,deriva dalla scissione delle purine,che si trovano,oltre che nell'organismo,anche in alcuni cibi: se sono in quantità superiore a quella che il rene riesce a smaltire,si accumulano,formando i calcoli.Sono da evitare quindi gli alimenti ricchi di purine: principalmente fegato,cervello,reni,aringhe,alici e sgombri.
Per tutti i tipi di calcoli
E' fondamentale bere almeno due litri di acqua oligominerale al giorno: se non ci si idrata bene infatti,le urine diventano più concentrate e aumenta il rischio di calcoli.Bisogna ridurre invece le proteine animali (soprattutto le carni rosse) e il sale,evitando i cibi conservati in scatola,in salamoia,essiccati o affumicati,e quelli ricchi di sodio come fegato e molluschi.Sono da preferire invece il pane toscano senza sale e i formaggi meno salati,come ricotta e mozzarella.
LE TERAPIE
L'ottanta per cento dei calcoli di diametro inferiore a 5 mm viene espulso spontaneamente.Se questo non avviene (di solito perchè le dimensioni sono più grandi),è necessario frammentarli.Se si trovano all'interno dell'uretere di solito si utilizza uno strumento dotato di fibre ottiche e laser.Questa metodica si chiama ureterolitotrissia e si esegue in anestesia spinale o generale.Se invece sono in un'altra sede dell'apparato urinario o in una zona dell'uretere più facile da trattare,si ricorre alla litotripsia extracorporea,una tecnica che si basa sulla produzione di onde d'urto(con un apparecchio chiamato litotritore),che colpiscono dall'esterno i calcoli e li distruggono,senza necessità di anestesia.
Comunque sia,io sono per il motto:"prevenire è meglio che curare",e voi come la pensate?

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