lunedì 9 aprile 2018

ALLERGICA O INTOLLERANTE AL GLUTINE?SCOPRILO QUI

I casi di celiachia e di sensibilità al glutine sono in aumento:un convegno dell'Associazione Italiana Celiachia (Aic) ha confermato che,ogni anno,crescono del 10%.Il "colpevole" è il glutine,una sostanza proteica che si trova in molti cereali,come frumento,avena,farro,kamut,orzo e segale. A cosa è dovuta l'esplosione di queste malattie,sconosciute fino a qualche decennio fa?In parte,l'aumento delle diagnosi dipende dal miglioramento delle conoscenze mediche.Ma anche i fattori ambientali hanno il loro peso : oggi tutti mangiamo una qualità di grano ricca di proteine tossiche perchè la sua selezione è stata favorita dall'uso esasperato di diserbanti e fertilizzanti.Inoltre,alla maggior parte dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole viene aggiunto glutine per ridurne i tempi di lievitazione.E proprio un'alimentazione troppo ricca di questa sostanza può far scattare in qualsiasi momento) la celiachia o l'ipersensibilità.Per guarire,bisogna eliminare dalla dieta gli alimenti che contengono glutine.E' importante però anche rivolgersi ai centri specializzati,per avere diagnosi e indicazioni terapeutiche corrette (info : www.celiachia.it).Celiachia e sensibilità al glutine,infatti sono disturbi diversi:ecco come riconoscerli.

La celiachia
Si tratta di una malattia autoimmune,che altera il sistema immunitario  e che colpisce  persone predisposte geneticamente.Il glutine attacca l'organismo,in particolare la mucosa intestinale,distruggendo i villi e impedendo così un buon assorbimento dei nutrienti introdotti con l'alimentazione.Questo dà origine a numerosi disturbi :diarrea,stipsi,gonfiore intestinale ma anche anemia e osteoporosi.La celiachia viene diagnosticata attraverso i test anticorpali (con un semplice esame del sangue) e una biopsia intestinale.I ricercatori stanno studiando un vaccino in grado di curare la malattia.Ma, per il momento,l'unica soluzione è la dieta priva di glutine.
La sensibilità
Questa sindrome non altera la mucosa intestinale,ma ne causa un'infiammazione.Per diagnosticarla,non esistono test specifici.Ci si basa perciò sull'osservazione dei sintomi che comprendono,oltre ai disturbi intestinali,dolori articolari e muscolari,cefalea,stanchezza cronica ed eritemi cutanei.I malesseri compaiono solo quando si mangia un cibo contenente glutine e anche in questo caso la terapia è un'alimentazione controllata.Dopo qualche anno,a volte si può reintrodurre il glutine,ma spesso la dieta va seguita per tutta la vita.


Tratto da "Confidenze",di Silvia Pigorini con la consulenza di Giovanni Lapadula ordinario di reumatologia all'università di Bari

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