giovedì 20 marzo 2014

L'ARTRITE?NON COLPISCE SOLO I NONNI

Un bambino con l'artrite!Ma non e' una malattia da nonni?Si stenta a crederlo,eppure in Italia a soffrirne sono 10.000 tra bimbi e adolescenti.Una cifra,purtroppo,sottostimata perche' l'artrite nei giovani e' difficile da diagnosticare,anche per i pediatri.Cosi' molti soffrono per mesi,prima di capire qual'e' il loro problema,e di poterlo curare.Ecco perche' la Federazione Italiana medici pediatri (Fimp)ha dato,di recente,il via a un percorso di formazione rivolto ai propri esperti perche' riescano a intercettare al piu' presto i sintomi,spesso sfumati,di questa malattia.E quindi,a indirizzare i piccoli verso specialisti in grado di fornire cure adeguate.

I SINTOMI
Se tuo figlio tende a zoppicare,lamenta dolori a ginocchia,caviglie,gomiti o polsi,fatica ad afferrare gli oggetti o a salire le scale,rivolgiti subito al pediatra.Questi sintomi possono essere i segnali di un'artrite.La forma piu' frequente e' la cosiddetta "artrite idiopatica giovanile".Si tratta di un'infiammazione della membrana che riveste l'interno delle articolazioni e puo' causare dolore,gonfiore,rigidita' (soprattutto al mattino,al risveglio) e riduzione della capacita' di movimento.Esordisce prima dei 16 anni,colpendo qualsiasi articolazione.Si chiama idiopatica perche' la sua causa e' ancora sconosciuta.E' certo, pero',che si tratta di una malattia autoimmune:l'organismo di chi ne e' colpito perde la capacita' di riconoscere come proprie alcune strutture (per esempio cellule e tessuti) e,scambiandole per estranee,le aggredisce come fa per difendersi da agenti esterni,virus o batteri.
LE POSTURE SOSPETTE
I bambini spesso non si lamentano del dolore perche',rispetto agli adulti,lo sopportano meglio.Tendono pero' ad assumere posizioni "antalgiche":in pratica,mantengono immobile l'articolazione dolente,in modo da non sentire male.Per esempio,se viene colpito un braccio,il bimbo cerchera' di tenerlo fermo,ma senza smettere di giocare.Altri invece manifestano la malattia con segnali piu' sfumati:sono meno attivi del solito,lamentano una stanchezza profonda e innaturale per quell'eta'.
LE SOLUZIONI
Per tenere sotto controllo la malattia,si utilizzano farmaci antinfiammatori non steroidei,infiltrazioni locali di cortisone fino ai piu' recenti farmaci biologici.Fondamentale poi e' la terapia riabilitativa attiva "assistita":consiste cioe' nel fare esercizi fisici e posturali utili soprattutto per evitare che il bambino assuma posizioni scorrette per cercare di non sentire male.Tutte queste cure,anche se non sempre portano alla guarigione,possono migliorare la qualita' della vita dei piccoli con periodi di remissione cosi' lunghi da far sperare,spesso,in una ripresa definitiva.
di Silvia Pigorini con la consulenza di Giovanni La Padula ordinario di reumatologia all'Universita' di Bari

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