Care Amiche e cari Amici,
Lo sapevate che le cagne, analogamente alle donne, fanno sempre più fatica a partorire normalmente? Considerando che, prima di quest’ultimo secolo, la femmina di ogni specie ha partorito senza l'intervento di un chirurgo, pare logico cercare di capire perché.
Fermo restando che il cesareo rappresenta uno strumento importantissimo per salvare chi non riesce a partorire, da professionista voglio condividere con voi le esperienze fatte in quasi trent'anni di clinica veterinaria.
Le difficoltà di parto della cagna sono aumentate progressivamente dagli anni '70, arrivando all’ attuale frequenza veramente alta di cesarei.
La prima domanda è: necessità o forzatura?
Dietro ai cesarei, principalmente in umana, indubbiamente esiste un business molto allettante. Mi sono reso conto, però, che analogamente a ciò che succede nelle cagne ormai da oltre 20 anni, anche moltissime donne non riescono a partorire pur mettendoci tutta la loro buona volontà e anche se non vengono influenzate dai racconti delle conoscenti. Perché? La causa principale di tutto è la forte carenza di Omega3 nell'alimentazione. Ho già abbondantemente riferito sui motivi della carenza di Omega3 negli alimenti (se qualcuno vuole approfondire, vada sul mio sito personale http://www.sergiocanello.it/), e mi limito a ricordare che gli Omega3 elasticizzano tutte le membrane cellulari, andando a influenzare il funzionamento dei tessuti elastici. Questi ultimi sono presenti in tutte le strutture del corpo, permettendo la loro normale funzione. Se ci focalizziamo sull'utero, possiamo comprendere che un parto potrà espletarsi solo se il collo di quest’organo si dilata fisiologicamente, se il bacino si rilassa quel tanto da permettere ai feti di passare e se le fibre elastiche presenti nell’utero sono in grado di "spingerli" verso l'uscita. Il tutto con il contributo essenziale delle fibre elastiche contenute nei vasi uterini che contraendosi nel momento che si lacerano vene e arterie, accelerano la coagulazione riducendo in modo fondamentale le perdite di sangue del parto (le lochiazioni).
Non ci sono Omega3? Il parto non avviene o avviene con enorme difficoltà, con conseguenti sofferenze inumane delle partorienti. Eppure la soluzione è molto spesso più semplice di quanto si possa pensare: consiste in un'alimentazione ricca di Omega3 naturali: pesce, olio di pesce, olio di oliva, semi di lino e risulta molto efficace anche un’integrazione di opercoli di olio di pesce, reperibili in qualsiasi supermercato. Posso assicurarvi che molte cagne non in grado di partorire tornano a partorire fisiologicamente, rapidamente e con perdite ematiche fisiologiche.
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