mercoledì 21 maggio 2014

COSI' RINFRESCHI LA CASA IN MODO ECOLOGICO

Contro il caldo ognuno lotta come può:climatizzatori,ventilatori,deumidificatori d'estate,lavorano a più non posso.Ma come si fa a rinfrescare la casa mantenendo un clima piacevole in ogni stanza senza ricorrere agli apparecchi elettrici?Basta sfruttare il cosiddetto raffreddamento passivo.Ce lo spiega Simona Buscaglia di ECO (www.eco.it ).sito dedicato all'ecologia e all'ambiente.
STOP AL CALORE
Innanzitutto,bisogna evitare che in casa si raggiungano temperature elevate,causate dalle radiazioni solari,dagli elettrodomestici e dall'illuminazione artificiale.Quindi,di giorno finestre,terrazzi e balconi vanno schermati con tende da sole.In alternativa,bisogna chiudere le persiane o abbassare le tapparelle delle finestre più esposte al sole.Ai lucernai delle mansarde,è bene applicare alla parte interna del vetro una tenda oscurante che impedisca al sole di riscaldare ulteriormente l'ambiente.Poi.conviene spegnere gli elettrodomestici che non servono:la televisione sempre accesa in salotto aumenterà la temperatura della stanza.E,per quanto riguarda l'illuminazione,è preferibile usare lampadine a risparmio energetico.Le alogene e quelle a incandescenza oltre a consumare più energia producono molto calore:la vecchia lampadina trasforma in luce solo il 5% dell'energia mentre il restante 95% viene diffuso sotto forma di calore.

VIA LIBERA ALL'ARIA
Per favorire l'espulsione dell'aria calda basta tenere aperte le finestre disposte sulle facciate opposte della casa.Nel caso di una villetta a due piani,occorre provocare un dislivello di corrente spalancando contemporaneamente le finestre del livello inferiore rivolte a Nord e quelle del livello superiore disposte a Sud.
LE ORE DELLA NOTTE
Quando il sole tramonta la temperatura comincia a scendere ( la più bassa è rilevata poco prima dell'alba)e quindi si può approfittarne per rinfrescare la casa.Tende da sole,tapparelle e persiane non devono impedire all'aria fresca della notte di entrare direttamente dalle finestre.
Simona Bruscagin

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